martedì 10 maggio 2016

Tre domande a... Lorenzo Malavasi

Essere “Capitano” di una squadra non è cosa da tutti: ci vuole carattere, grinta, fiducia e tanto attaccamento alla maglia della propria squadra. Tutte queste virtù vanno a comporre l’ottimo biglietto da visita di Lorenzo Malavasi che inizia il suo percorso calcistico nella Rosselli Mutina, militandovi per moltissimi anni dalla Scuola Calcio fino ad arrivare in Juniores, cosa che gli è valso l’appellativo di “Cap”. Alla fine della scorsa stagione però lascia la formazione modenese per trasferirsi in prestito all’ASD Manzolino, società della provincia militante in Prima Categoria, che lo aveva già notato nel corso del campionato precedente. 
Un posto per lui in Promozione non c’era, di conseguenza decide di accettare l’offerta del Manzolino  e si tuffa in questa nuova avventura ricca di nuovi stimoli e nuove sfide per fare esperienza e per poter crescere. Le sue ottime qualità da difensore centrale e l’età gli consentono di trovare a Manzolino la continuità e lo spazio che altrove non avrebbe mai trovato, arrivando a totalizzare 21 presenze su 30. Trascorre un’ ottima stagione grazie anche alla grande fiducia del mister e della società, vogliosissimi di poterlo riconfermare anche nella prossima stagione e colpiti dalla sua grande serietà e aggregazione verso questo nuovo gruppo, nel quale si è dovuto inserire completamente da zero. Al suo primo anno al di fuori dei campionati giovanili è riuscito a raggiungere con i suoi compagni la prima storica salvezza del Manzolino in Prima Categoria e a dimostrare prima di tutto a sé stesso di avere le capacità per poter giocare tranquillamente anche in categorie superiori grazie al suo ottimo rendimento
La Rosselli resterà sempre la sua casa anche se ora il suo destino lo sta portando a calcare ben altri campi, ma chi lo sa in futuro le loro strade potrebbero nuovamente riallacciarsi.



Come ti sei trovato in questa nuova società?

"Al Manzolino mi sono trovato molto bene, ho trovato un gruppo importante formato da giocatori esperti più grandi di me, già consolidato da 4 anni che ha saputo accogliermi al meglio. Avendo avuto alle spalle Alessio Celeste, il DS della società che mi aveva già contattato nella stagione scorsa, ho sicuramente avuto poche difficoltà ad inserirmi in  questa nuova realtà e a scegliere questa squadra."

Secondo te viene dato il giusto spazio ai giovani in Prima Categoria?

"Credo che dipenda dalla società in cui ci si trova. Ci sono società che non danno molto spazio ai giovani e permettono ad alcuni di giocare solo per adempiere al regolamento della categoria. Al contrario il Manzolino è una delle poche squadre aperta nei nostri confronti e propensa a farci crescere dandoci la giusta continuità. Quindi penso che tutto dipenda dall'allenatore e dalla politica societaria, la maggioranza delle squadre di questo campionato non punta sui giovani."

Credi che Manzolino sia l'ambiente giusto per togliersi delle soddisfazioni?

"Secondo me sì, perché nonostante fosse il mio primo anno in prima squadra, abbiamo raggiunto una salvezza tranquilla e per il futuro c'è già un progetto ambizioso che potrà farci puntare più in alto."

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