venerdì 27 maggio 2016

L'Europa si tinge di rosa

Ieri sera, in un Mapei Stadium dal respiro europeo, va in scena la bellissima finale di Champions League femminile tra le tedesche del Wolfsburg e le francesi dell' Olympique Lyonnais.
Sotto al tramonto romantico di Reggio Emilia Les Fenottes vanno a conquistare il loro terzo titolo in questa prestigiosissima competizione, affrontando un Wolfsburg per gran parte del match impacciato e contratto.


E' proprio il Lyon a dominare la gara e a mettere in atto un vero e proprio monologo. Il 4-3-3 delle ospiti garantisce loro la totale supremazia sul campo, con inserimenti velenosi degli esterni alti che hanno portato proprio al momentaneo vantaggio. Al 12' Bremer se ne va sulla fascia sinistra mettendo al centro un cross basso per Ada Hegerberg che come sempre si fa trovare pronta e non sbaglia, 0-1.
La partita si infiamma e non mancano le occasioni al Lione per raddoppiare o triplicare il proprio vantaggio, ma Schult, il portiere tedesco, con parate davvero mirabili costringe le avversarie sul quel parziale fino a pochi minuti dal 90', quando Alexandra Popp sigla il pareggio con un gran colpo di testa dal cuore dell'area piccola.

Nell'extra time la partita cambia improvvisamente, il Wolfsburg, rivitalizzato dalle due sostituzioni, si sveglia e dopo appena 2 minuti la Popp sbaglia un gol incredibile a pochi passi dalla porta. In risposta alla tedesca risponde la Hegerberg che manca per pochissimo il tiro-cross di Majri. La Partita va per le lunghe, la stanchezza e i crampi fanno da padroni in un secondo tempo supplementare gestito in modo molto prudente da parte di entrambe le compagini. Il risultato non si schioda dall'1-1 e si arriva fino alla lotteria dei calci di rigore, ultima spiaggia per un Wolfsburg tenace e spauracchio per un Lione che temeva di vedersi scivolare via la coppa dalle mani.
Comincia bene il Wolfsburg che ora alla coppa ci crede per davvero, sopratutto dopo l'inaspettato errore dal dischetto del capocannoniere della competizione, Ada Hegerberg. Le tedesche però sul 3-1 non sono abbastanza ciniche facendosi rimontare e facendosi parare l'ultimo rigore e innescando la gioia del Lione.



In un clima di gioia e sportività giustamente il Lione si laurea per la terza volta campione d'Europa, dopo una partita che sarebbe dovuta terminare dopo i primi 90'. Le francesi hanno dimostrato fino alla fine di meritarsi questa coppa grazie ad una coralità invidiabile e alle qualità delle singole come Necib e Hegerberg, bomber della squadra con 13 gol all'attivo quest'anno, capaci di accendere la luce in qualsiasi situazione della gara. 
Se il Lyonnais ha dimostrato tanta testa, il Wolfsburg ha messo in campo un grande cuore cercando di ribaltare sempre il risultato, nonostante una chiara inferiorità tecnica. 
La finale di Reggio Emilia spero abbia mostrato anche all'Italia come il calcio femminile non sia più una realtà trascurabile, ma un grande spettacolo capace di veicolare grandi emozioni in grado di richiamare 20.000 spettatori.

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