sabato 30 gennaio 2016

La stagione di Crespo ad un punto di svolta

Per il Modena di mister Crespo la strada si fa sempre più in salita, la squadra stenta a fare punti fuori casa e sin ora il bottino gialloblu in trasferta è stato di appena 2 punti. Nell'immediato post-partita di Ternana-Modena Crespo si sfoga: "Se non si usa il cervello non si vincono le gare". Sotto segue il link dell'intervista  riportata dal sito TuttoModenaWeb, http://www.tuttomodenaweb.it/primo-piano/crespo-se-non-si-usa-il-cervello-non-si-vincono-le-gare/

Le parole del "Valdanito" sono state molto forti e decise, viziate da un pizzico di rabbia e rammarico più per la discontinuità dei risultati che per la prestazione dei suoi. Nonostante ciò il contenuto delle sue dichiarazioni rispecchiano il vero, in effetti il Modena sin ora ha raccolto troppi pochi punti fuori casa per una squadra che si deve salvare e che comunque offre, come anche nella gara di oggi, buone prestazioni. L'aspetto psicologico non è affatto da sottovalutare e c'è molto da lavorare su di esso, troppi errori in situazioni chiave del match. 


Probabilmente  le parole di Crespo sono state  frutto della tensione subito dopo la gara e del momento di certo non facile. La situazione in cui si trova il Modena è certamente colpa anche dello stesso Crespo e della sua inesperienza, infatti la cosa peggiore che possa capitare in un momento simile è la scollatura tra squadra e allenatore. Anche oggi i giocatori canarini hanno simbolicamente conferito all'allenatore il diritto di indossare la fascia da capitano per dimostrare la loro fiducia nei confronti del tecnico, ma basterà un semplice gesto per placare gli animi? La speranza di tutti i tifosi canarini è di rivedere un gruppo unito lottare fino alla fine per raggiungere una salvezza che la squadra ha dimostrato di poter meritare.

Infine restano ancora da scoprire le ultime trattative in entrata del mercato gialloblu sul quale il tecnico argentino ha buone aspettative.






martedì 26 gennaio 2016

Tre domande a... Tommaso Turci


Il nome di Tommaso comincia a diventare piuttosto popolare nella nostra provincia proprio in questa stagione, nella quale il bomber del Ganaceto si è fin ora consacrato, arrivando a ben 22 reti segnate nella classifica marcatori. Il suo nome però agli sportivi era già noto in quanto fin da giovanissimo comincia ad avvicinarsi al mondo giornalistico, oltre ad avere un passato nelle giovanili del Sassuolo calcio e in alcune squadre dilettantistiche modenesi.
Data la sua grandissima molteplicità di interessi sportivi e una buona dedizione allo studio forse non è potuto diventare il giocatore che sognava, ma d'altronde quello a cui avrebbe dovuto rinunciare sarebbe stato troppo per lui.




Cosa ti spinge a portare avanti così tante passioni?


"Io collaboro con vari siti e giornali locali come Parlandodisport.it, Parlandodidilettanti.it, gianlucadimarzio.com e Gazzetta di Modena, inoltre commento partite del Mantova su Sportube e contemporaneamente porto avanti due master a Milano e nel tempo che rimane cerco di allenarmi il più possibile per giocare la domenica. Come se non bastasse quando torno a casa la domenica sera, di fretta mi preparo perché alle 21:00 sono in onda con il mio programma "dilettanti a chi? Il calcio che conta", perché la verità è che sono un "malato di calcio". Il calcio non mi basta mai e la vera ragione che mi spinge a fare tutto questo è la passione per questo sport e per il lavoro che svolgo con amore e dedizione.
Fin da ragazzino avevo la passione di scrivere e il sogno di diventare giornalista, ma forse la cosa che amo di più in assoluto è commentare le partite. Quando mi sento dire in cuffia: " 3,2,1 TUA!" Provo un' emozione unica ed indescrivibile."


Come commenti la tua "favola" al Ganaceto e cosa ti ha spinto a lasciare la Rosselli?

"Alla Rosselli ho passato 3 stagioni di cui due davvero uniche. Infatti con quello splendido gruppo riuscimmo a vincere la seconda categoria e l'anno successivo ad approdare in promozione. Poi per una serie di motivi ho dovuto abbandonare  la Rosselli, soprattutto da quando ho iniziato a frequentare questi due master a Milano, che mi impegnano gran parte della settimana impedendomi di allenarmi con regolarità.
Per questi motivi mi sono trasferito a Ganaceto, una società nella quale ho trovato tutto ciò di cui avevo bisogno: tanto lavoro e soprattutto tanto divertimento. Tanto lavoro perché non allenandomi sempre con la squadra devo cercare di dimostrare ogni partita qualcosa in più degli altri, avendo anche la responsabilità della fascia di capitano, ma tutto questo unito all'ottimo rendimento è davvero qualcosa di fantastico.
Tutto ciò però non offusca quanto fatto alla Rosselli e non mi fa dimenticare i compagni che avevo là, diventati veri è propri amici, ai quali sono tutt'ora molto legato."
- Ma se bussasse Caliendo alla tua porta e ti chiamasse al Modena tu che faresti? -  " Se mi chiamasse Tony mollerei tutto e correrei a salvare il Modena!" (scherza).

Cosa apprezzi di più del calcio di provincia?

"Questa è una domanda che mi è stata già fatta in passato e la mia risposta rimane sempre lo spirito di coesione delle squadre. Mi stupisce vedere come ogni domenica gruppi di amici si ritrovino, dopo una settimana di duri allenamenti post-lavoro, a giocare per divertirsi e per portare avanti una passione comune disinteressata.
Inoltre, proprio a proposito di questo, ai giovani di 16-17 anni che cominciano ad entrare in questo mondo e che magari aspirano a diventare calciatori consiglio di godersi il campo e di non andare oltre il campo, ma di lasciar perdere tutte quelle distrazioni che ti tengono fuori di esso."




lunedì 25 gennaio 2016

Il punto del lunedì

Grazie ad una magia della premiata ditta Pogba-Dybala la Juve vince contro una Roma impenetrabile e vola a -2 da un Napoli che sembra inarrestabile, altri 3 punti ieri pomeriggio a Marassi contro la Samp per i ragazzi di Sarri. Il campionato sarà definitivamente una sfida a due? La sensazione è proprio questa. Il Napoli offre il calcio più divertente e prolifico del campionato con un bomber inarrestabile e spietato, per Higuain 21 gol in 21 gare disputate. La Juve insegue a -2 e sembra finalmente aver ritrovato la sintonia giusta per insidiare le ambizioni azzurre. 
Non tutto è ancora deciso ma per Inter e Fiorentina ora si farà molto più dura, specialmente per i ragazzi di Roberto Mancini, poco concreti sotto porta, non sempre fluidi nella manovra e poco tranquilli dopo una settimana di polemiche. Se non dovesse arrivare un buon giocatore in attacco, come richiesto da Mancini, l'Inter rischia di scivolare troppo indietro in classifica e di non avere più alla portata lo scudetto. In  casa Viola la situazione è un po' più tranquilla, Sousa ci crede ancora e lotterà fino alla fine, certo di avere il gruppo più coeso del campionato. 


In chiave salvezza il Verona stenta ad ottenere la prima vittoria in campionato candidandosi ormai ufficialmente alla retrocessione diretta, mentre il Carpi sicuramente lotterà fino all'ultima giornata per conquistare una salvezza nemmeno troppo lontana. Il bologna invece sembra avere preso sicurezza e coscienza dei propri mezzi scacciando i "fantasmi" che tanto tormentano lo spogliatoio prima della pausa natalizia. 

martedì 19 gennaio 2016

Tra sogno e realtà

Lunedì sera abbiamo assistito ad un momento speciale sia per l'Alessandria Calcio sia per il Crotone. I rispettivi club infatti hanno raggiunto traguardi epocali nella storia dei loro club.

La favola dei "Grigi" dell'Alessandria comincia in agosto quando i piemontesi affrontarono il primo turno di coppa Italia, confrontandosi con l'Altovicentino e vincendo 2-0. Mese dopo mese il cammino prosegue tra campionato e coppa è proprio in quest'ultima arrivano i risultati più incredibili. L'Alessandria batte prima la Pro Vetcelli, squadra di serie B, poi addirittura Palermo e Genoa, entrambe squadre di serie A, con risultati pazzeschi: 2-3 al Barbera e 1-2 a Marassi. 


I ragazzi di Gregucci vengono trascinati dal loro bomber, Riccardo Bocalon, giovane attaccante veneziano classe '89. Il 26enne scuola Inter lunedì sera parte dalla panchina ed entra solo nel secondo tempo riscrivendo per sempre la storia di questo club. Non a caso l'Alessandria non si ritrovava nel "calcio che conta" da circa 80 anni e da ben 32 anni una squadra di lega pro non approdava in semifinale di Coppa Italia. Ora li attende il Milan di Bacca e Balotelli, vedremo se il sogno non si interromperà proprio sul più bello. 


Anche in casa Crotone c'è molto entusiasmo. La vittoria nello scontro diretto con il Cagliari di lunedì ha fatto letteralmente impazzire i tifosi che finalmente vedono la possibilità, dopo tanti anni di vane speranze, di poter raggiungere la serie A. Infatti il club calabrese non ha mai militato nella massima serie e questa stagione potrebbe rivelarsi quella decisiva. Sin qui il cammino del Crotone è stato sorprendente: 48 punti, 14 vittorie, 6 pareggi e solo 2 sconfitte in 22 gare disputate. Inoltre i ragazzi di Juric si sono dimostrati come i più solidi in difesa avendo subito meno reti di tutta la categoria e altrettanto prolifici in attacco vantandosi del secondo attacco del campionato.
Solo il campo ci dirà se il Crotone riuscirà a vincere la cadetteria e a raggiungere la tanto desiderata serie A.



Tre domande a... Leonardo Fontanesi

Leonardo Fontanesi è un giovane calciatore italiano classe 1996 di proprietà dell'U.S. Sassuolo Calcio. Cresciuto nel vivaio neroverde, l'anno scorso è approdato nella massima serie esordendo nel match contro il Palermo. In questa stagione dopo 6 mesi al Sassuolo la società lo ha ceduto in prestito fino a fine campionato al Cesena, squadra militante in serie B, nella speranza di fargli trovare più spazio.

Come ti sei trovato in questi mesi con mister Di Francesco?

"Con Di Francesco mi sono sempre trovato molto bene, è un mister che sa lavorare con i giovani e con il quale c'è sempre stato un costante dialogo."

Quanto sono stati importanti per te i giocatori con più esperienza quando ti sei inserito nello spogliatoio e qual è il tuo punto di riferimento nel gruppo?

"I giocatori più esperti sono stati fondamentali perché mi hanno permesso di integrarmi al meglio nel gruppo, oltre ad essere un esempio da seguire. Il punto di riferimento è stato di sicuro Paolo Cannavaro, specialmente per la sua professionalità."

Come commenti il tuo passaggio al Cesena e cosa ti aspetti dall'anno prossimo, magari la serie B?

"Il passaggio al Cesena era qualcosa di cui sentivo la necessità per crescere sotto tutti i punti di vista e provare a giocare di più. Dall'anno prossimo? Non saprei, spero di ritornare a Sassuolo e giocare per un posto da titolare, ma non si sa mai..."






lunedì 18 gennaio 2016

Cosa significa tifare?

Nella partita Genoa-Palermo di domenica scorsa è avvenuta una pesante e volgare contestazione nei confronti del presidente Preziosi e dell'allenatore rossoblu Gian Piero Gasperini. 
Il tecnico genoano si sfoga nel dopopartita e svela un lato oscuro della tifoseria della gradinata nord. Fa i nomi di coloro i quali sarebbero gli artefici e i provocatori del disagio che si crea nei momenti difficili attorno alla squadra, qui di seguito il link del video dell'intervista: 

Ora mi sembra quanto mai necessario dare anche una mia opinione su quanto accaduto. 
Io da anni sono un assiduo frequentatore della curva della squadra della mia città e sono piuttosto avvezzo a vivere le partite a diretto contatto con gli ultras. Con loro gran parte del pubblico incita e sostiene i ragazzi con cori e grida, talvolta contestando anche squadra e presidente. La protesta verbale e non violenta è un diritto di qualsiasi tifoso, che è libero di poter applaudire quanto di poter fischiare i propri beniamini. 
Ma tra questo tipo di protesta e quel accanimento messo in atto contro Gasperini in questi anni non c'è paragone.
Il tecnico piemontese ha dichiarato nell'ultima conferenza stampa che "Io non posso andare ad allenare con la scorta della Polizia, dopotutto questi sono sempre quelli del caos di Genoa-Siena”, ribadendo ancora una volta come certi facinorosi rovinino non solo il lavoro suo e della squadra ma l'intera immagine di una città. 


Il tecnico rossoblu ricorda i vergognosi fatti di Genoa-Siena, ormai di 4 anni orsono, dove un gruppo di ultrà bloccò quella sciagurata partita. 
Ora è legittimo questo modo di tifare e di sostenere la squadra? Io non credo, da grande tifoso della squadra della mia città, che ha sempre vissuto il calcio intensamente, questo non è tifo e questi non sono supporters, ma delinquenti che minano allo spirito stesso del calcio con minacce ed intimidazioni. Lo scontro verbale è tollerabile, entro certi limiti, ma persecuzioni di questo tipo non sono accettabili, forse le parole dell'ex presidente della FIGC Abete (E’ un clima di violenza inaccettabile che non è assolutamente tollerabile. Queste persone non hanno nulla a che fare con i tifosi. Sono veramente l’immagine peggiore e violenta del calcio. [...] Spero anche, considerando che i loro volti si sono visti chiaramente, che non rientrino mai più in uno stadio”.) caddero nel silenzio e nel nulla. 


Da Gasperini dobbiamo tutti imparare ad affrontare coloro che creano questa agitazione senza incappare in inutili semplificazioni identificando tutto il tifo genoano dietro alle quattro facce di questi "bravi". 
Inoltre concludo rivolgendo la mia più sincera solidarietà ad un tecnico che ha dato molto alla città di Genova e che non merita un trattamento di questo tipo. Forza Gasp!



lunedì 4 gennaio 2016

Le ultime corrono ai ripari

La situazione è molto chiara per Carpi, Frosinone e Hellas, che ricoprono le ultime 3 posizioni della massima serie.
Partiamo dalla squadra visibilmente più in difficoltà, l'Hellas.

La squadra veronese è ultima a 8 punti, troppi pochi per una squadra che si deve salvare. Oggi però si è aperto il mercato e con lui la possibilità per la squadra di Del Neri di ridimensionare la rosa. Non a caso il club gialloblù si è subito buttato su Emanuelson, giocatore ex-Milan, e Brighi dal Bologna per cercare di migliore un settore offensivo sin qui troppo sterile, appena 12 gol all'attivo.


Tra i pali il Verona si è interessato a Gianluca Pegolo del Sassuolo, data l'imminente partenza di Rafael conteso tra Carpi e Besiktas. Il terzino Sala sarebbe protagonista di una trattativa con l'Inter di mancini. Lo stesso tecnico nerazzurro avrebbe richiesto alla società il giocatore, che il Verona valuta 7 milioni assolutamente non trattabili. Proto io per questo si prospetta l'ipotesi scambio, sul piatto sono stati messi Dodo, prossimo però a passare alla Samp di Ferrero, Biabiany e gnoukoury. Vedremo se questi acquisiti e il ritorno di Luca Toni riusciranno a risollevare le sorti dei gialloblù. 


Al 19 posto troviamo il Carpi a quota 14 punti. Anche per gli emiliani la situazione non è delle più rosee, ci sono molte perplessità sulla possibile salvezza del club biancorosso, anche da parte dello stesso Bonacini, presidente della società. Nonostante ciò il club carpigiano ha già piazzato due "colpi" con l'arrivo di Crimi e Suagher e nella giornata di oggi si è interessato particolarmente a Kannemann, giocatore classe '91 di proprietà dell'Atlas, un club sudamericano. Per lui il Carpi sarebbe disposto ad accettare un prestito con un diritto di riscatto fissato a 1 milione di euro. Sempre in entrata i biancorossi si sono interessati all'ex Gabriel, ora a Napoli dove però non ha trovato molto spazio, per cercare di porre fine ad un'evidente lacuna difensiva, 33 gol subiti nel girone d'andata. D'alessandro dell'Atalanta, sul quale però ci sono anche Frosinone e Verona. 
Infine in uscita è stata rifiutata un offerta della Salernitana per Lazzari e incuriosisce la trattativa con il Bologna, interessato a Marco Borriello, in caso di partenza dell'attaccante potrebbe arrivare Mancosu, inserito nella trattativa dal club rossoblu. Inoltre c'è la possibilità per Matos di ritornare alla Fiorentina, la quale ha cominciato una trattativa con gli emiliani per Rebic, messo alla porta dalla Viola.


In terzultima posizione ritroviamo il Frosinone di mister Stellone, che sta lottando con le unghie e coi denti per cercare di aggrapparsi all'unica speranza di salvezza. Per non mancare il treno salvezza i ciociari hanno piazzato nella giornata di ieri due giocatori importanti: è arrivato Olivier Kragl ed è vicinissimo l'ex-Lazio Ledesma per la direzione del centrocampo giallazzurro. 
La trattativa però più interessante, cioè quella riguardante il giovane Trotta di proprietà dell'Avellino, sembra essersi interrotta bruscamente, vedremo se si risolverà questa situazione poco chiara ai molti.


In partenza troviamo il difensore Bertoncini, messo da parte immeritatamente da Stellone, che non nasconde la sue volontà di partire. Daniele Verde sarebbe molto vicino al Bari ed anche Carlini sarebbe molto vicino ad un possibile trasferimento verso la serie cadetta.

domenica 3 gennaio 2016

Mercato di gennaio, le principali trattative

Il "mercato di riparazione" è iniziato e già circolano le prime voci su possibili colpi da parte di club italiani. 

In serie A la voce di mercato più interessante riguarda la Juventus, che in queste ore sta cercando di portare a Torino il centrocampista del Borussia Dortmund, Gundogan. Per il centrocampista giallonero la Juve avrebbe messo sul piatto fino a 30 milioni di euro, rifiutati però dal club tedesco, che vorrebbe tenere il giocatore almeno fino a giugno. 


Altre squadre particolarmente attive sono la Sampdoria, intenzionata a voler risollevare le sue sorti dopo un inizio di campionato così negativo, le indiscrezione parlano di un possibile interesse dei blucerchiati per Simone Zaza della Juventus. Lo stesso attaccante bianconero è stato anche cercato dal Crystal Palace, ma la Juventus non sarebbe disposta a cederlo per meno di 20 milioni di euro. Carpi e Frosinone sono alla ricerca di possibili innesti per scongiurare la retrocessione: per i ciociari si è parlato in questi giorni di un possibile arrivo di Trotta dall'Avellino, attaccante classe '92 che sta mettendo in luce le sue ottime qualità nel campionato di serie B.

 

Per il momento sul Carpi è circolata una sola indiscrezione, di cui però non è certa l'attendibilità, che riguarderebbe un presunto interesse dei biancorossi per il difensore Thiago Cionek del Modena, nella trattativa sarebbe stato inserito anche Kevin Lasagna.

Per la serie B le attenzioni di mercato sono principalmente legate al caso Cionek, in quanto sul difensore polacco si sarebbero buttate ben tre squadre: Cesena, Spezia e Carpi. Dapprima i liguri hanno cercato di avvicinare il difensore modenese offrendo alla società canarina 300.000 euro e la possibilità di arrivare a Emanuele Calaiò, ex Napoli. In seguito si è intromesso il Cesena, offrendo al club di via monte Kosica la cifra di ben 500.000 euro più Succi.

 

Ora dal Modena non è arrivata alcun tipo di risposta ma le sensazioni dicono che il difensore polacco molto probabilmente partirà. Dunque il mercato del Modena è aperto anche in entrata, ad oggi è anche arrivata la notizia di un possibile interesse da parte dei canarini e della Virtus Lanciano per l'attaccante granata Amauri.


Per entrambi i club militanti nella serie cadetta lo scoglio più grande rimarrà l'ingaggio del giocatore corrispondente a circa 750.000 euro, tanti e troppi per un club di B, il Torino dalla sua però sarebbe disponibile a cederlo senza troppi problemi, vista la marginalità avuta sin qui dal l'attaccante italo-brasiliano in questa stagione.
Infine in zona promozione è da segnalare un interesse significativo del Cagliari per Rizzo, centrocampista 24enne del Perugia.