venerdì 1 aprile 2016

Il sogno albanese, dove tutto ebbe inizio...

Di Mattia Bannò - Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile. Chissà se nel motivare i propri giocatori nella conquista della prima storica qualificazione dell'Albania agli Europei francesi, De Biasi, Giovanni all'anagrafe, ma detto Gianni dagli addetti ai lavori, si sia ispirato alla celebre frase di San Francesco d'Assisi. Sicuramente lo ha fatto Madre Teresa (nata a Skopje da una famiglia di genitori albanesi originari del Kosovo), personaggio che rappresenta l'orgoglio di una Nazione, che si mise al servizio dei "più poveri tra i poveri", compiendo dei veri e propri miracoli. Nulla di paragonabile rispetto a quanto fatto da Cana e compagni, ma qui il termine miracolo, ovviamente inteso in senso sportivo, sarà preso in prestito, anche perché il destino vuole che tutto abbia avuto inizio proprio dall'aeroporto di Tirana, che, guarda caso, porta proprio il nome della suora di Calcutta. 

Come ogni storia d'amore che si rispetti, tutto è cominciato con una lettera di dichiarazione d'intenti che il 29 febbraio 2012, poche ore prima dell'esordio da CT, un'amichevole in trasferta contro la Georgia, De Biasi (capace in soli due anni, dal 2000 al 2002, di portare il Modena dalla C-1 alla A con annessa salvezza nella stagione successiva, ma in cerca di riscatto, dopo una promozione nella massima serie e due permanenze nell'olimpo del calcio conquistate a Torino, a seguito dell'esonero subito da subentrato nell'annata 2009/10 a Udine) recapita ai propri calciatori, in cui, come da lui stesso dichiarato in una recente intervista a "La Stampa", <<c’era scritto che se mi seguivano potevano entrare nella storia albanese>>. Detto fatto, anche se, ovviamente, per costruire un grande risultato, bisogna partire da lontano ed è necessario diverso tempo per gettare le basi e inculcare la mentalità e lo spirito che possono portare ad un'impresa simile. Proprio da qui, nella prossima puntata, partirà il nostro viaggio, ripercorrendo le varie tappe che hanno dato vita al sogno albanese.


    

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