martedì 26 aprile 2016

Tre domande a... Lauro Fontanesi

Gli allenatori vecchio stampo dicevano sempre: "Palla lunga e pedalare!" e per una volta ci troviamo davanti un ragazzo che incarna alla perfezione le esigenze di questi vecchi mister. Mancino naturale, giocatore dall'indubbia rapidità sull'esterno di sinistra, ma altrettanto pericoloso sull'out di destra, Lauro Fontanesi comincia, ad appena 6 anni, la sua "carriera" calcistica all'allora AC Montale, dal 2010 meglio nota come Real Modena. A parte una piccola parentesi nella Gino Pini per la categoria "Giovanissimi Regionali", Lauro svolge tutta la lunga trafila delle giovanili al Real Modena, esordendo in prima squadra nella stagione 2012/2013, in cui arriva subito la promozione dalla Seconda Categoria alla Prima. L'anno successivo è altrettanto positivo per lui, che assieme ai suoi compagni riusce a replicare il successo dell'anno precedente e nell'autunno del 2014 si ritrova ben presto a militare nel campionato di Promozione.
A dicembre di quello stesso anno, passa al Castelvetro, compagine della provincia allora militante in Eccellenza e recentemente neopromossa in Serie D. A giugno, dopo un' avventura non felicissima, fa ritorno a Montale, che a causa di problemi societari era stato retrocesso direttamente dalla Promozione in Seconda Categoria. Per questo motivo, in questa stagione ha scelto di vestire la maglia del Castelnuovo, squadra molto giovane partecipante al campionato di Promozione.
Proprio su questa categoria ha detto: "Secondo me la Promozione è il campionato più adatto per far crescere noi giovani e per coltivare un gruppo unito e coeso", ribadendo nuovamente la sua grande voglia di mettersi in mostra per raggiungere, un domani, categorie superiori.





Personalmente come hai trovato la categoria?

"Questo è il secondo anno in cui gioco in Promozione, ma è la prima volta che ho notato il giusto mix tra giovani e giocatori più esperti, in un campionato dove sono obbligatori 3 giovani in campo. Credo che sia il primo campionato dove si possa vedere una gestione del gioco e delle partite molto diversa dalle categorie precedenti, soprattutto per la vicinanza e per l'interesse della società. E' un campionato molto equilibrato e per noi è l'ambiente ideale per farci notare dalle società di categorie superiori."

Quindi credi che la Promozione sia il campionato giusto per crescere calcisticamente?

"Sì, la Promozione se fatta bene ti può dare tanto, molto di più della Prima, della Seconda o della Terza Categoria. Secondo me è il campionato più adatto per far crescere noi giovani e per coltivare un gruppo unito e coeso."

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

"L'anno scorso ho giocato in Eccellenza per 6 mesi e per me è il primo campionato dove si inizia a sentire la pressione della società e il peso dei risultati, ci vuole molto impegno sia dentro che fuori dal campo. Sinceramente, io mi trovo molto bene in Promozione e non ho fretta di salire di categoria, perché ho trovato il giusto equilibrio tra studi, lavoro e vita sportiva. Se dovesse arrivare un'offerta interessante sicuramente ci penserei molto bene prima di prendere qualsiasi tipo di decisione."

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