martedì 1 marzo 2016

Tre domande a... Stefano Truzzi

Stefano è un giocatore professionista dell'US Inveruno 1945, militante in serie D, cresciuto nel vivaio del Varese Calcio. Proprio a Varese il giovane atleta mette in mostra le sue eccellenti doti di centrocampista centrale e arriva ad esordire giovanissimo in serie B. Grazie al duro lavoro e ad un grande impegno, nella scorsa estate è arrivato a coronare il sogno di ogni italiano, vestire la maglia Azzurra della nazionale di calcio alle Universiadi tenutesi in Corea del Sud. A completare già questo grande traguardo è arrivata anche la medaglia d'oro, che mancava dall'Italia da ben 18 anni.

Con molta umiltà e disponibilità ha deciso di raccontarci le sue esperienze, i suoi sogni e i suoi timori del suo presente e del suo futuro. Ora non mi rimane che cedergli la parola e fargli i miei migliori auguri per una carriera brillante e ricca di soddisfazioni.






Come ti trovi all' US Inveruno e quali obiettivi speri di raggiungere con questa squadra?


"All’Inveruno  mi trovo molto bene, sono arrivato a campionato già iniziato e per fortuna  ho trovato degli ottimi compagni che mi hanno permesso di inserirmi al meglio nei meccanismi della squadra. Come obiettivi stagionali sicuramente cercheremo di raggiungere il prima possibile la salvezza, poi se ce ne sarà la possibilità magari di arrivare fino ai Playoff per toglierci qualche soddisfazione in più."


Com'è stato il tuo approccio in serie B con la maglia del Varese?

"Per quanto riguarda la serie B, per un giocatore così giovane come me, che viene dal settore giovanile, non è di certo stato semplice, perché affrontare avversari di quel quel livello all'inizio ti rende la vita davvero dura. Però settimana dopo settimana con il duro lavoro sono riuscito anche a raggiungere l'esordio, che è stata la cosa più importante della mia carriera fin ora. Sicuramente il mio sogno e di poter tornare a giocare a quei livelli." 


Cosa hai provato durante la fortunata avventura all'Universiade e cosa ti aspetti dal futuro?

"Già il fatto di aver vestito la maglia Azzurra è stata una cosa indescrivibile, un onore che ti fa tremare le gambe. Aver vinto è stata la ciliegina sulla torta, è stata un' esperienza internazionale molto positiva e spero di poterla rivivere tra due anni a Taipei. 
A proposito del mio futuro calcistico spero di trovare nella prossima stagione un club di Lega Pro per poter migliorare ulteriormente e per cercare di tornare a calcare qualche campo in serie B, a piccoli passi scoprirò ciò che mi aspetta."


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