La serie A cambia faccia
Il campionato è appena iniziato e nonostante ciò il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, ha subito annunciato l'apertura della FIGC ad un completo rinnovamento regolamentare del nostro calcio.La rivoluzione della seria A comincia già da questa stagione infatti la novità assoluta di questo campionato è l'introduzione della tecnologia negli stadi. Ora ci saranno ben 7 telecamere ( hawk eye ), per una spesa di 2,3 milioni annui a carico di ciascuna società, per ogni porta in grado di elaborare la posizione del pallone in tempo reale e comunicare immediatamente al direttore di gara se la palla abbia varcato oppure no la linea di porta. In questo modo le decisioni arbitrali saranno più precise e corrette e non si correrà più il rischio di andare incontro ad episodi oramai troppo decisivi, si ricordi l'episodio del gol di Muntari negato al Milan oramai 3 anni fa. Per quanto riguarda gli addizionali di porta diventeranno collaboratori a tutti gli effetti dell'arbitro per aiutarlo in situazioni spesso intricate come le grandi mischie in mezzo all'area dove non sempre è possibile vedere spinte e trattenute.
Altro grande passo per agevolare l'introduzione del FairPlay finanziario è la limitazione delle rose a 25 over 21. Infatti di questi 25 giocatori obbligatoriamente 8 dovranno essere cresciuti nei vivai di squadre italiane e precisamente 4 dovranno provenire dal vivaio stesso della squadra cui appartengono. Questa norma è stata giustamente approvata per incentivare i nostri club ad investire sui nostri giovani e sui nostri talenti in modo da ottenere un buon ricambio generazionale e in modo da arricchire la nostra nazionale di calcio, dopo il bruttissimo fallimento in Brasile lo scorso anno. Non a caso sarà illimitato il tesseramento di giocatori under 21.
Infine l'ultimo provvedimento della federazione riguarderà i bilanci delle squadre che dovranno d'ora in avanti garantire il pareggio di bilancio e, come dichiarato dallo stesso Tavecchio, "tutti dovranno specificare gli impegni e i ricavi a breve. Chi non lo farà dovrà evitare acquisti ed investimenti". Le idee del neopresidente sono chiare e indirizzate verso un'idea di calcio che rispecchi sempre di più le normative UEFA per riportare il calcio italiano nuovamente ad alti livelli partendo dal Made in Italy.
Nonostante le tante polemiche e il clima incandescente che si erano creati dopo l'elezione di Tavecchio, a causa di atteggiamenti e "battute" poco spiritose di quest'ultimo, credo che l'idea di calcio da lui proposta sia in questo momento positiva e proiettata verso un avvenire tutto da costruire, perché la serie A va ricostruita scommettendo proprio sui giovani e sulla competitività lasciando da parte, ma non dimenticando, vecchie zavorre che fanno solo male al nostro calcio e alla nostra immagine. I presupposti sono buoni e le intenzioni non mancano staremo a vedere se in un campionato così avvelenato come il nostro questa politica riuscirà ad attecchire.
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