martedì 5 aprile 2016

Tre domande a... Mauro Mayer

Mauro Mayer è un ex-calciatore professionista, ora allenatore nelle giovanili del Venezia e fino a poco tempo fa del Sassuolo Calcio.
Prima di tuffarsi nel mondo giovanile, conduce una carriera da difensore arrivando fino a vertici del nostro calcio, specialmente durante il periodo in cui vestiva la maglia gialla del Modena FC. Correttezza, rispetto e lealtà verso il gruppo erano le sue grandi virtù, che gli permisero di lasciare un grande ricordo nelle città di Modena e Terni e di diventare un esempio per ogni giovane giocatore emergente. 
Per ora le possibilità di vederlo su una panchina tra i professionisti sono molto poche e remote, ma in questo settore non bisogna mai dare nulla per scontato. 


Secondo te quali sono le cose e i valori più importanti che un allenatore deve saper trasmettere ai suoi giocatori?

"Credo molto nel rispetto e penso sia un valore molto importante, verso il materiale, i ruoli, se stessi, gli avversari e questo sport. Secondo me il calcio viene spesso denigrato a causa di tutto quello che succede intorno a quello che dovrebbe essere l'unico interesse, ovvero la partita e l'emozione che ti trasmette. Inoltre credo che il lavoro e il sacrificio ripaghino sempre. Questo cerco si tramettere ai miei ragazzi."

Quali sono le principali differenze tra i giovani di ieri e quelli di oggi? 

"I giovani di oggi possiedono meno capacità di coordinazione e meno capacità motorie, una volta giocavamo sempre e dovunque e ci adattavamo. Ora praticano molte meno ore e di conseguenza toccano meno la palla. Però nel calcio di oggi viene data molta più attenzione alle qualità atletiche rispetto al passato e se si associano alle qualità tecniche si raggiunge il calciatore modello."

Pensi che la "Longobarda", per il gruppo che era sia un modello per le squadre di oggi?

"Secondo me tutte le squadre che hanno ottenuto più vittorie, basti pensare al Carpi di recente, possano essere un modello. Modena e Terni mi hanno insegnato che il gruppo può farti raggiungere traguardi incredibili."

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